+39 335 5309086 Frantoio Podere Pagliaia – 53030 Radicondoli – Toscana

Il nostro territorio

Radicondoli e la Val di Merse

Un borgo medievale in cima a un poggio, affacciato sulla valle attraversata dal fiume Merse e sul versante senese delle Colline Metallifere, sistema di rilievi dell’Antiappennino toscano solcati dai soffioni boraciferi utilizzati per la produzione di energia elettrica nelle centrali geotermiche locali.Così appare oggi Radicondoli al visitatore, non troppo diversa da quanto doveva avvenire in passato: con le sue viuzze, gli antichi palazzi e i camminamenti lungo la cinta muraria esterna da cui si ammirano altri poggi e castelli in lontananza – come quelli di Fosini, Falsini e Elci e quello del vicino borgo di Belforte – fino alla Costa Etrusca, la cittadina mantiene un fascino senza tempo. prodotti e territori, facciamo rete per essere migliori.

Antico insediamento longobardo, poi dominio degli Aldobrandeschi, Radicondoli fu in passato dedita alla lavorazione della lana e alla produzione tessile dei “panni lani”. Per la prima metà del Novecento, invece, fu centrale l’agricoltura e in particolare la coltivazione e lavorazione delle olive: il paesaggio circostante, dal poggio fino alle vicine località di Anqua, Belforte e Solaio, era dominato dalle piante d’ulivo e ogni borgo – spesso all’interno delle fattorie dei grandi proprietari terrieri – aveva almeno un frantoio, all’epoca chiamato “uliviera”.Dentro le mura di Radicondoli ve n’erano due: quello della famiglia Borghi, vicino alla Porta Olla – l’unico dei tre ingressi al borgo ancora in piedi –, di cui restano visibili le macine e la struttura, e quello della famiglia Pierallini (proprietaria anche dell’attuale Palazzo Comunale, già Berlinghieri, d’epoca cinquecentesca) situato nell’odierna via Cesare Battisti.

Fu la terribile gelata del febbraio 1956 a cancellare quasi totalmente il patrimonio e le tradizioni locali legati all’olivicoltura. Gli alberi furono segati o espiantati, i frantoi chiusero uno dopo l’altro: gli ultimi furono proprio quelli di Radicondoli, rimasti in attività fino ai primi anni ’70. È in tempi recenti che l’olio extravergine d’oliva è tornato a rappresentare una risorsa importante per questa zona: eccellente ingrediente per tante preparazioni della cucina locale, perfetto accompagnamento del pane “sciocco” e di numerosi altri prodotti, è anche un’importante attrattiva turistica, delineando il paesaggio di quest’angolo di Toscana.